
IL FESTIVAL
ll festival Bianco e Nero, si propone come un progetto letterario e di promozione della lettura sul rapporto cultura/società. Si tratta di un appuntamento culturale ad alta valenza sociale e pedagogica che si muove grazie alla sinergia di più attori, agli accordi con diversi attori istituzionali, produttivi e sociali, ed è declinato attraverso varie attività: presentazioni di libri, incontri con autori, laboratori di promozione della lettura, mostre, la realizzazione di progetti di riqualificazione ambientale.
Contaminazione di linguaggi: letteratura, scultura, video, pittura, giornalismo, multimedialità, sono solo alcuni dei codici che testimoniano l’idea di un’arte poliedrica e multidisciplinare e che mettono in campo un progetto diversificato, plurale e sinergico in grado di contaminare la società e offrire nuovi punti di vista.

IL TEMA. Frontiere dell’altrove.
La terza edizione del festival Bianco e Nero è dedicata al tema dell’ambiente e del territorio, alle implicazioni uomo/natura, alle dinamiche cultura/ambiente che abbiamo voluto declinare attraverso conferenze, incontri, laboratori e attività di land art.
Quattro artisti di fama internazionale intervengono con delle opere sull’ambiente, prefigurano nuovi modelli di fruizione dello spazio e portano l’arte al di là degli spazi espositivi tradizionali. Così la scultura diventa una forma integrata del luogo e il luogo scultura, in cui il contesto con le sue mutevoli condizioni assume valore di soggetto principe nella formazione e nella percezione dell’opera stessa.
Le opere realizzate da Giovanni Campus, Caterina Lai, Ivan Juarez, Cateno Sanalitro rimaranno in modo permanente nella città di Cagliari.

COME E PERCHÉ
La rassegna ha finalità socio – educative e formative, e si propone di vivere in un modo pratico, curioso, geniale, divertente la Sardegna, le sue città, i suoi piccoli centri urbani e le menti giovani del tessuto culturale che vi abitano.
Alcune fasi del progetto prevedono:
- Allestimento di una mostra inedita di Mario Dondero e Uliano Lucas, insieme ad alcuni dei più rappresentativi fotoreporter del ‘900 tra i quali Caio Garrubba, Ugo Mulas, Federico Patellani, Franco Pinna, Pablo Volta, Tazio Secchiaroli, dal titolo Frontiere dell’altrove;
- Un ciclo di attività laboratoriali e seminari sul tema dell’’ambiente;
- Visite guidate nei territori e nei monumenti dei paesi coinvolti;
- Incontri con personaggi del mondo del giornalismo, cultura, scrittura, critica la cui presenza potrà determinare un maggiore flusso turistico nei territori coinvolti;
- Laboratori di social media marketing;
- Pubblicazione di un volume sulle opere di land art e di un cd multimediale.